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Ordine ed eversione dal Romanticismo alle Avanguardie storiche

a.a. 2023/24

Responsabile didattico: Simone Furlani

Periodo: gennaio-febbraio 2024

Durata: 28 ore

Programma: Il programma del corso prevede una prima parte dedicata alla ricostruzione del concetto hegeliano di morte o, meglio, di “fine dell’arte”. In un contesto (quello della filosofia classica tedesca) che definisce i margini dell’estetica moderna e contemporanea, all’idea di Schelling di un’arte che è in grado di superare i limiti costitutivi del sapere concettuale Hegel contrappone l’idea, per molti versi esattamente opposta, di un’arte che, pur avendo una rilevante funzione conoscitiva, si rivela limitata e insufficiente rispetto al sapere filosofico. Emergono così due paradigmi estetici: la concezione di un’arte che sovverte l’ordine concettuale ed è la sola forma di conoscenza in grado di aprire una visione utopica, un orizzonte di senso, ecc. e una concezione che invece smentisce questa possibilità, relegando l’arte e il suo significato all’interno di un sistema (filosofia compresa) costitutivamente in ritardo rispetto alla propria epoca, al procedere della storia, all’articolarsi della vita.
A partire da questi presupposti è possibile rileggere la storia dell’arte tra Ottocento e Novecento e, in particolare, interrogarsi ancora una volta sull’effettiva portata rivoluzionaria, ad esempio, delle Avanguardie storiche. La tensione rivoluzionaria di questi movimenti era giustificata, ha effettivamente offerto nuove visioni sul contemporaneo, oppure si è risolta, in modo più o meno consaputo, in ideologia?
L’ultima parte del corso, mantenendo sullo sfondo lo stesso arco temporale, riproporrà gli stessi interrogativi guardando alla storia della musica. Quelli tra Ottocento e Novecento sono decenni decisivi rispetto all’affermarsi di nuove e rivoluzionarie possibilità espressive in musica. Quale significato possiamo attribuire, a partire da una distanza storica ormai consistente, a quelle esperienze rivoluzionarie? Sono esperienze che confermano le possibilità ‘eversive’ dell’arte o che, al contrario, le smentiscono?

Corsi a.a. 2023/2024